Erga 2022

Autore: Massimiliano Morettini

“Quella volta che sono morto”

Morettini come Joseph K? Forse è un paragone improprio , ma l’incubo nel quale precipita ha qualcosa di kafkiano.  Se sei innocente, se nulla ti puoi rimproverare, se sei sempre stato impegnato dalla parte “giusta” e ti sei sempre ritenuto puro e incorruttibile, come è possibile diventare vittima di accuse infamanti, finire sulle pagine dei giornali come corrotto, essere oggetto di perquisizioni, sentirsi “sporco”?

Certo, c’è il lieto fine, il proscioglimento delle accuse, il tornare ad essere “pulito”. Ma difficile che tutto possa passare senza lasciare cicatrici profonde . E sono proprio queste che si avvertono sullo sfondo del racconto  di quella settimana di vita sospesa. 

Si coglie la sincerità  di una narrazione che non vuole essere una vendetta a posteriori, ma piuttosto, come esplicitato all’inizio dall’autore “l’urgenza che ho avvertito è stata quella di fare i conti con me stesso”.