Mondadori 2020

Autrice: Romana Petri

Un ritratto di Jack London, delle sue vicende esteriori e ancor di più di quelle interiori.
Scrittrice di molti romanzi di cui alcuni vincitori di premi :
“Le serenate del ciclone” ( 2015- Premio Super Mondello e Mondello Giovani)
“Pranzo di famiglia” (2019- Premio The Bridge)
Traduttrice, collabora con molti giornali.
È tradotta in molti paesi.

 

 

Recensione di Silvia Focardi

Biografia di Jack London, scritta come un romanzo, perché la vita di questo scrittore è veramente un romanzo!
È un libro di facile e piacevole lettura, avvincente.
Tutti i personaggi sono tratteggiati con molta efficacia, anche se su tutti si staglia la figura del protagonista.
London è un uomo affamato di vita: deve colmare i vuoti dovuti alla sua origine, al rifiuto subito dal padre biologico, alla mancanza di cultura, al senso d’inferiorità nei confronti di chi appartiene a classi sociali di livello superiore.
La sua vita è una continua sfida, sembra non avere paura di niente….fuorché dell’amore.
Innamoratissimo di una ragazza delle buona borghesia, Mabel,fa un matrimonio “razionale” e sposa Bessie. In seguito, affascinato dall’intellettuale Anna, si lega per il resto della vita con Charmian che certamente lo ama, ma studia continuamente l’atteggiamento migliore da tenere per non perderlo.
Sullo sfondo, ma molto presente la madre che parla con i morti, che lo ama profondamente, ma in modo ruvido.E infine la sorella Eliza, forse l’unica che lo ama incondizionatamente e che non ha reticenze nel dimostrarglielo.
C’è anche l’impegno politico, la generosità, i sogni…tutto poggia però su una quantità di esperienze (ha fatto il cacciatore di foche, il cercatore d’oro), che lo rendono un personaggio particolarmente complesso e ricco.
È una biografia e si legge come un libro di avventure.

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Recensione di Giuseppina Filippi

“Figlio del lupo” è il nome che danno gli indiani artici all’uomo bianco conquistatore. E’ il titolo di una raccolta di racconti di London, frutto del suo viaggio nel profondo nord. Non poteva non essere il titolo della sua biografia. “Io sono figlio del lupo. Il lupo era mio padre: quello che mi ha azzannato da cucciolo e quello che mi ha curato”.   

Sarebbe riduttivo definire questo libro solo una biografia, è un vero romanzo sulla sua vita, perché la sua vita è stata un romanzo, che ha avuto la furia di vivere e la ricerca di avventura come fili conduttori. Strillone di giornali, marinaio, pugile, pescatore di ostriche, cacciatore di foche, cercatore d’oro, corrispondente di guerra, agricoltore e grande, grandissimo scrittore.

Figlio  di un astrologo ambulante e di una spiritista, smania di riscattare la povera estrazione sociale tramite la scrittura, ambisce alla fama e alla ricchezza ma fa sue e diffonde le teorie socialiste.  “Jack London era un sognatore. Non di quelli che prendono i sogni e li lasciano chiusi nel cassetto, che aprono di tanto in tanto per ricordarsi di ciò che avrebbe potuto essere, ma di quelli che li piantano, li coltivano, li fanno crescere…”

Il  bel romanzo biografico della Petri ci restituisce questo sognatore, che dopo aver attraversato mille avventure e inseguito i suoi sogni  ha cercato di realizzare quello più grande nella Valle della Luna, profumata di salvia e uva ursina: costruire un grande ranch dove avrebbe trionfato la rivoluzione socialista, la Tana del Lupo. 

Ma i sogni non sempre si trasformano in realtà, come quello a lungo e vanamente cullato di diventare padre di un figlio maschio.  La Tana del Lupo è destinata a diventare cenere. Il dolore per la perdita sarà curato con dosi sempre più abbondanti di alcol,  quello fisico con morfina e atropina. Ma sarà il dolore a vincere. A 40 anni.

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 Scheda tecnica di Giuseppina Filippi